ogg di qualità – musica di fondo Lighthouse di Antony Raijekov
Una targa da ricordare: DD159BX. Perché non c’ è più. Era quella della Mercedes nera S320 distrutta ieri pomeriggio dal fuoco dei manifestanti al grido di «come Carlo e Camilla…» sul lungotevere Marzio, al porto di Ripetta, poco prima dell’ Ara Pacis. Ottantamila euro andati in fumo in una manciata di minuti. L’ auto era parcheggiata sotto palazzo Marescalchi e «aveva solo 3 anni di vita», ricorda sconsolato l’ autista Daniele, che ora teme di perdere il suo posto di lavoro.
Erano le 14.12 e all’ altezza dello striscione viola degli zapatisti «Que se vayan todos» si sgancia un gruppetto armato di bastoni, assi di legno, bottiglie, coi volti travisati da sciarpe, caschi e cappucci. «Ricchi di merda» gridano quei giovani rivolti alle finestre del palazzo gentilizio e cominciano a prendere a sassate vetri e balconi della preziosa dimora. Uno di loro si fa più avanti, sfonda il vetro posteriore della Mercedes e ci butta dentro un fumogeno acceso. Il falò ha inizio. Il proprietario dell’ auto, romano, Francesco Pirro, che ha un’ azienda nautica a Olbia e vende yacht in giro per il mondo, vede il fumo nero salire e s’ affaccia dalla sua casa al terzo piano del palazzo. Comincia a gridare: «Fermatevi». Invano.
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«Non so nemmeno se è assicurata contro gli atti vandalici, spero di sì», sospira l’ imprenditore quarantenne, consultandosi con il suo autista. Dal portone, via via, escono a consolarlo gli altri condomini: c’è la contessa Aristea Bruguier, produttrice di grandi vini in Toscana, che racconta sconvolta della sassaiola contro il suo balcone. Anche il portiere dello stabile, Antonio Milano, prova a rincuorarlo. Poi ecco Calogero Mannino, lui pure abita a palazzo Marescalchi «in affitto» e sta tornando giusto dalla Camera dove ha votato la fiducia al Cavaliere.
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Un altro deputato che ha appena votato la fiducia, Settimo Nizzi, del Pdl, passa al porto di Ripetta a confortare il padrone della Mercedes: «Io sono di Olbia e in Sardegna d’ estate ci vediamo spesso». Passata la paura, comunque, Francesco Pirro si risolleva: «Sapete che vi dico? Pochi giorni fa è nata mia figlia, Ginevra. Io e mia moglie, perciò, siamo felicissimi. E tutto il resto non conta».
da Il Corriere della Sera, 15 dicembre 2010
consiglio vivamente la lettura di questo articolo:
DJ596YP : di chi è questa macchina?
Era già successo l’inverno scorso a Savona. Auto fantasma di scorta a un Onorevole. Anzi, ad un Ministro. Almeno pagassero il Bollo…
http://www.savonanews.it/2010/12/15/leggi-notizia/argomenti/il-punto-di-mario-molinari/articolo/dj-596-xp-di-chi-e-questa-macchina.html
DJ596YP : di chi è questa macchina?
Era già successo l’inverno scorso a Savona. Auto fantasma di scorta a un Onorevole. Anzi, ad un Ministro. Almeno pagassero il Bollo…
Oggi: il Secolo XIX e molti altri quotidiani pubblicano in prima diverse fotografie degli scontri avvenuti a Roma dopo la fiducia al governo. Accanto al titolo “il ritorno dei black bloc”, che bene ancora non si capisce chi siano e cosa vogliano invero, le immagini di un pulmino Iveco della Guardia di Finanza dato alle fiamme. Accanto, un’ Alfa Romeo 156 che brucia.Poco sotto, la strana foto del finanziere che impugna la pistola Beretta d’ordinanza ma con calcio “personalizzato” in legno:
[vedi foto all’indirizzo della fonte]
La targa dell’autovettura è leggibile: DJ 596 YP
[vedi foto all’indirizzo della fonte]
Di chi è questa autovettura?
Di norma le macchine dovrebbero essere iscritte al PRA – Pubblico Registro Automobilistico – al fine di poter stabilire l’intestatario in caso di infrazione o uso improprio del mezzo.
Digitiamo la targa DJ 596 YP nel motore di ricerca del P.R.A. e cosa ne esce?
Questo: “Il presente veicolo non risulta iscritto al P.R.A.”
[vedi screenshot all’indirizzo della fonte]
Fantastico. E se questa autovettura fantasma, come molte altre al seguito di parlamentari & co. avesse investito una mezza dozzina di pedoni?
Quante sono le “auto fantasma” e qual’è il loro scopo? Che cosa cela un’omissione come la mancata iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico di una vettura / targa regolarmente circolante su suolo pubblico? E in caso di danneggiamenti, omicidi colposi, furto ed uso criminoso della vettura / targa; chi risponde?
La mettesserp almeno in regola col pagamento della tassa di circolazione (bollo): per l’ACI infatti il tizzone risulta a tutt’oggi perfino moroso di € 339,28, ma forse i fantasmi sono esentasse: vivranno anch’essi in paradisi fiscali?
[vedi screenshot all’indirizzo della fonte]
Qualcuno ce lo può cortesemente spiegare? Grazie
ilpunto@savonanews.it