Seitan al sugo

un piatto delizioso per un ricco pranzo (magari durante il fine settimana)

(foto di miss l.f. –
non abbiamo fatto altre foto perché eravamo troppo affamati)

Come preparare un piatto per 4 persone affamate:

Step 1: preparare il seitan

Questo è meglio se lo fate il giorno prima: lavorate con calma, magari quando non c’è nessuno a giro che potrà lamentarsi del fatto che avete sparso amido bianco in ogni remoto angolo della cucina (e i più sofisticati vi faranno notare ambigue somiglianze con un bukakke). Magari ripulite tutto alla fine.

Ci sono su internet infinite ricette di Seitan, per cui scegliete quella che più vi aggrada. Io devo affinare ancora la mia tecnica, comunque io faccio così (ma è responsabilità vostra, eh, poi non voglio sentire lamentele):

  1. Impastate con acqua circa 1-1.5 kg di farina, meglio se biologica e/o locale, meglio se ad alto contenuto di proteine. In tal senso inizio a convincermi che le farine integrali (più ricche di fibra quindi) non sono adatte a questo scopo. Ma qui si potrebbe aprire un dibattito… Comunque, preparate questo impasto dandogli la tipica consistenza dell’impasto del pane.
  2. Aspettate dalle 3 alle 12 ore.
  3. Procedete al “risciacquo”. Tecnicamente parlando, consiste nell’asportare dal vostro impasto l’amido (a.k.a. i carboidrati) attraverso lavaggio in acqua, evitando al contempo che le più pensanti proteine si disperdano nell’ambiente, rimanendo per l’appunto con una palletta di proteine chiamate glutine.Io ho visto che funziona bene usare una bacinella, e manipolare lentamente la pasta, quasi come se vorreste  accarezzarla o pulirla. Alternate acqua calda e fredda, così vi annoiate di meno, però fate attenzione che l’acqua calda dilata il glutine, la fredda lo restringe, quindi quando vi sta scivolando dalle mani è il momento dell’acqua fredda, quando invece sembra troppo compatta via con acqua calda. Concludete con acqua fredda.
  4. Quando l’acqua non esce più bianca, ma è limpida, potete strizzare la vostra palletta di glutine, che potremmo anche iniziare a chiamarla per nome – strizzate la vostra palletta di seitan. Si, lo so, non fate quelle facce, è diventata molto più piccola di quel che pensavate. Succede. Non prendetevela sul personale.
  5. Date al seitan una forma di salsicciotto, avvolgetelo stretto in un panno pulito, e mettetelo a cuocere nel brodo più forte che riuscite a preparare per circa 40-60 minuti. Io il brodo lo faccio mettendo nell’acqua calda della salsa di soia e delle alghe nori. Gli da un sapore particolare, che probabilmente è quello che si associa più spesso al seitan. Fate voi.
  6. Quando è cotto, toglietelo dal panno senza ustionarvi gridando bestemmie, e tagliatelo a rondelle/fette finché è caldo (“tagliare il seitan finché è caldo”, dice il proverbio). Poi lo potete conservare il frigo per un paio di giorni, cucinarlo al volo o congelarlo.

(io su questa cosa del congelare ho avuto esperienze negative. ma solo perché mi si è spento il frigo mentre ero in vacanza, per cui non fatevi intimidire…)

Step 2: preparare il sugo

Ok, ieri avete preparato il seitan, oggi è tutto in discesa. Fondamentalmente, si tratta di preparare il sugo di verdure più buono che abbiate fatto in vostra vita. Non è difficile, sapete sicuramente come fare. Nel caso aveste dubbi, io ho fatto così:

  1. Preparate un trito di cipolle, carote, sedano, e quant’altro vi venga in mente. Piccoli quei pezzetti, si chiama trito, non ghiaia.
  2. Soffriggete il trito di cui al punto 1. Nel mentre, tagliate a pezzetti le verdure che più vi piacciono o che sono di stagione. Noi abbiamo usato peperoni, olive, melanzane (prima lasciatele nel sale per fare perdere l’amaro), mentre i piselli ce li siamo scordati. Succede.
  3. Aggiungete le verdure al soffritto, e quando vi sembra l’ora, aggiungete la salsa di pomodoro. Anche sulla salsa di pomodoro uno potrebbe fare varie scelte: passata, pelati, pomodori tritati, etc. Fate come cazzo vi pare.
  4. Quando vi sembra il momento, aggiungete il seitan, cercando di coprirlo con la salsa senza romperlo. Saprete quando è il momento giusto. Non c’è bisogno di spiegarvelo.
  5. Aggiungete origano (si, origano) e peperoncino, coprite con un coperchio, abbassate la fiamma, e andate a farvi un giro per una mezz’oretta. Ma magari ogni tanto date un’occhio che non si stia bruciando niente.

Step 3: gnam gnam

Fate raffreddare il tutto, secondo me se non è incandescente riuscite pure a sentire i sapori. Scherzi a parte, tiepido è buono, soprattutto d’estate. S’accompagna bene con una bella fetta di pane, del buon vino, degli amici simpatici, buona musica, e IL SALE, CI SIAMO DIMENTICATI DEL SALE!

(metteteci il sale nel sugo!)

2 pensieri su “Seitan al sugo

  1. Che blogstar! sei ufficialmente entrato nella categoria “posto ricette-vegan”… muy bien!!!

    ps. mancano i tributi alla fotografa grazie! :)))

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