Conversazione con un pomodoro di Murcia

Oh pomodoro, pomodoro murciano,
 figlio del trattore e del concimante,
 nato in serra, o forse -chissà-,
 in un campo bordato dai papaveri rossi.
Sei nato primizia, raccolto ancor verde,
 oppure tardivo, col ventre molliccio,
 o forse in stagione, assieme ai fratelli,
 programmati dall'uomo per maturare d'accordo,
 ed esser raccolti tutti d'un botto?
L'hai visto il mare, pomodoro murciano,
 prima che un camion ti portasse lontano?
 L'hai visto l'azzurro, salato e profondo,
 lo splendido blu dove tutto si perde?
O persino la gioia di sentire la brezza,
 oh pomodoro, ti hanno negato?
Adesso in Castiglia, esposto al mercato,
 mi guardi stranito e mi domandi
 "mi scusi, sa mica indicarmi
 la via per i campi?"
Io ti sorrido, amico pomodoro murciano,
 e un po' ti invidio,
 perché forse stamani tu l'hai visto il mare
 prima di finire in questo infame mercato.