Tutti gli articoli di lucha

Rapporto 2010

Dalla Relazione al Parlamento 2010 dei Servizi italiani.

Il fronte antagonista, variegato arcipelago in cui confluiscono componenti di diversa matrice ideologica (no-global, marxisti-leninisti, anarco-insurrezionalisti), si va sempre più posizionando al fianco di comitati civici e gruppi “spontanei” di cittadini nella cornice di contenziosi di dimensione “locale”, specie in tema di ambiente e difesa del territorio, come dimostrano gli interventi contro:

  • gli insediamenti ad “alto impatto ambientale” (centrali elettriche, rigassificatori);
  • la realizzazione di “grandi opere” infrastrutturali (su tutte, la linea ad Alta Velocità in Val Susa e il Ponte sullo Stretto);
  • l’apertura di nuove discariche di rifiuti nel napoletano;
  • i progetti di rilancio dell’energia nucleare. Continua la lettura di Rapporto 2010

la ragione e la forza

“Si no puedes tener la razón y la fuerza escoge siempre la razón y deja que el enemigo tenga la fuerza. En muchos combates puede la fuerza obtener la victoria, pero la lucha toda sólo la razón vence. El poderoso nunca podrá sacar razón de su fuerza, pero nosotros siempre podremos obtener fuerza de la razón”.
marcos

Velocipedisti e anarchici

Velocipedisti e anarchici (L’Osservatore Romano, 1894)

… i velocipedisti sono il martello e la noia dei municipii; gli anarchici sono il martello e lo spavento dei Governi. Si prendono speciali provvedimenti per gli uni e per gli altri; rigorose misure si adottano per garantire la società si dai velocipedisti come degli anarchici.
A primo tratto, velocipedisti e anarchici sembrano agli antipodi, come lo sono la bicicletta dei primi e la bomba dei secondi. Eppure, a ben considerare le cose come sono, questa parallela e simultanea invasione dei velocipedisti e degli anarchici, della mania velocipedistica e della mania anarchica, della bicicletta e della bomba, rivela al certo relazioni, rapporti, legami e vincoli fra questi apparenti opposti estremi, che meritano una qualche attenzione. Il velocipedismo è una vera anarchia nel mondo, dirò così, della locomozione materiale, come l’anarchia è un vero velocipedismo nel mondo della vita sociale. Continua la lettura di Velocipedisti e anarchici

La prima dell’anno

Jawaher Abu Rahmah è la prima vittima del 2011 dell’occupazione Israeliana, morta per l’inalazione del gas tossico dei lacrimogeni durante la manifestazione contro il muro a Bil’in. Ricoverata in ospedale ieri 31 dicembre, è morta oggi 1 gennaio 2011. Il fratello Bassem morì un anno fa durante una identica manifestazione.

Giusto per ricordare che tutto ciò (l’occupazione israeliana dei territori palestinesi, la sospensione di ogni diritto umano politico e civile, la violenza con la quale si risponde alle manifestazioni) non è più tollerabile.

Do It Your Vibe

autocostruzione di oggetti vibranti grazie ad Arduino

ingredienti hardware (quelli che ho usato io, ma va bene qualcosa di equivalente):

  1. arduino
  2. motore vibrante (io ho usato un 310-101 della Precision Microdrives)
  3. resistenza da 33Ω
  4. diodo lineare (1N4001)
  5. transistor PNP (TO92, BC557A)

La parte hardware è molto semplice: vogliamo controllare la vibrazione del nostro motore vibrante con Arduino, ovvero con un suo pin output PWM. Siccome i pin di input/output non reggono il carico di un motore elettrico, bisogna usare un’altra fonte: nel nostro caso basta il pin dei 5v di Arduino, ma in casi di motori più grossi sarebbe il caso di usare batterie/alimentatori esterni (bisogna controllare nella scheda tecnica del motore quanto è il consumo di corrente in mA e confrontarlo con quanto arduino può fornire – cercate sul sito di Arduino). Il diodo serve ad evitare che il motore, girando per inerzia, produca una corrente che risalga in senso opposto fino al nostro alimentatore, facendolo arrabbiare non poco. La resistenza è per lo più simbolica ad evitare che si cortocircuiti quando il motore, girando a regime, fa poca resistenza (o qualcosa del genere). Continua la lettura di Do It Your Vibe